Gli inverter per il controllo delle pompe di calore sono dispositivi elettronici che consentono di regolare la velocità del motore della pompa di calore, consentendo un controllo preciso della temperatura e una maggiore efficienza energetica.
In generale, le pompe di calore sono dispositivi che utilizzano l’energia termica presente nell’ambiente esterno (ad esempio l’aria, l’acqua o il terreno) per riscaldare o raffreddare gli ambienti interni.
Questi dispositivi sono dotati di un compressore, che è responsabile della trasformazione dell’energia termica in energia termica “utile”.
L’utilizzo degli inverter consente di regolare la velocità del compressore, permettendo una migliore regolazione della temperatura interna e una maggiore efficienza energetica.
Infatti, le pompe di calore tradizionali hanno un compressore con una velocità fissa, che può portare a un’inefficienza energetica quando la richiesta di riscaldamento o raffreddamento non corrisponde alle capacità della pompa di calore.
Con l’utilizzo degli inverter, invece, la velocità del compressore può essere regolata in base alle effettive esigenze di riscaldamento o raffreddamento, evitando sprechi energetici e garantendo un maggior comfort abitativo. Inoltre, gli inverter consentono di ridurre i picchi di consumo di energia, che possono portare a sovraccarichi della rete elettrica.
Gli inverter in questione sono disponibili in diverse varianti, in base alle caratteristiche del sistema di pompa di calore e alle esigenze dell’utente o dell’azienda. Ad esempio, ci sono inverter con diverse capacità di regolazione della velocità del compressore, inverter per pompe di calore mono e trifase, inverter per pompe di calore ad aria, acqua o geotermiche.
La tecnologia degli inverter rappresenta quindi un valore aggiunto per le apparecchiature, poiché consente di migliorare le prestazioni riducendo il consumo di energia.
Tuttavia, in caso di guasto a terra a valle dell’inverter, si producono correnti di guasto differenziali con componenti a frequenze variabili.
E’ importante affidarsi ad installatori qualificati per definire la corretta modalità di protezione per apparecchiature dotate di inverter: introdotti dalla normativa di prodotto CEI EN 62423, i differenziali di Tipo F sono stati concepiti per offrire la protezione differenziale in presenza di carichi dotati di convertitori di frequenza monofase. Gli interruttori differenziali tipo F rilevano tutte le tipologie di corrente di dispersione identificate dai tradizionali differenziali Tipo A.
Inoltre, garantiscono adeguata protezione in presenza di correnti di guasto multifrequenza, fino a 1 kHz, e intervengono in presenza di corrente continua sovrapposta fino al valore di 10 mA.
Hanno inoltre una buona resistenza ai disturbi transitori e alle sovratensioni di origine atmosferica.
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